Per iniziativa di Paola de La Reclame nasce la Focaccia ZIC dedicata al Centenario della Siai.
Ispirato, non nel gusto ma nel nome, a lo ZIC, lo Storico Notiziario Interno del DopoLavoro Savoia Marchetti di Sesto Calende, si inserisce di diritto nei programmi ed iniziative legate a questa storica ricorrenza festeggiata da una intera Città.
La Reclame omaggia in questo modo una Storia, molto Sestese, di Uomini ed Aeroplani e la Focaccia Zic (con Rucola, Pomodorini, Olive Taggiasche e Burrata) è un diverso ed originale modo per ricordare vicende che sono state sinonimo di progresso e conquista della Storia dell’Aviazione in Italia e nel Mondo.
Zic nel nostro dialetto significa un poco e vedeva le stampe il 18 Marzo 1938, il primo di 45 numeri, e per sei anni racconterà le vicende del Dopolavoro ma anche la vita e i momenti di svago di una Sesto Calende che si avviava a vivere gli anni cruciali dell’entrata in guerra dell’Italia, dei primi anni del conflitto e poi quelli drammatici della caduta del Fascismo.
‘Ma Zic che significa?’ si sarebbero potuti chiedere quanti non avevano allora, o non hanno oggi, molta dimestichezza col dialetto sestese.
La risposta veniva data dalla stessa Redazione nelle righe iniziali della presentazione del giornale:
“Zic” equivaleva ed equivale a “un poco, una briciola, una piccola quantità”.
Si trattava di un titolo provvisorio, che il capo redattore si dichiarava disponibile a modificare, scegliendolo tra i tanti che, auspicava, sarebbero stati proposti da molti tra i dopolavoristi della “Savoia Marchetti” che nel 1938 raggiungevano il numero di 6.000.
Ma la testata non subì mai alcun cambiamento nel titolo bensì, e solo parzialmente, nella grafica a partire dal n.6 del 2° anno, quando all’unico modello di aeroplano riprodotto sulla destra della testata ne furono aggiunti altri cinque.
Venne inoltre inserito il logo della “Savoia Marchetti” e trovata una soluzione grafica che desse maggior risalto alle tre lettere che componevano il termine “ZIC”, modifiche che furono introdotte, come si dirà, dal nuovo direttore Donato Basile.