Barbara Gorlini, di Sesto Calende, è il nuovo membro del Manifesto del Marketing Etico. Ne dà comunicazione ufficiale il Comitato Etico Scientifico del Manifesto.
Il progetto, iniziato a Torino nel novembre del 2011 ad opera di Emmanuele Macaluso, esperto di marketing e autore del libro Bende Invisibili, ha come scopo la divulgazione dei temi dell’etica nel marketing e nella comunicazione. Il nuovo sodalizio intensificherà l’attività di sensibilizzazione sul territorio, a sostegno delle buone prassi aziendali.
“Il marketing è oggi più che mai in evoluzione” afferma Barbara, “dopo decenni nei quali la pubblicità sulla carta stampata e in TV ha avuto un ruolo predominante, condizionando le abitudini di consumo delle persone, oggi sono sempre più i consumatori ad avere voce in capitolo e a determinare l’andamento del mercato”.
I Social Network, come Facebook, Twitter e Youtube, sono la grande rivoluzione degli ultimi anni, un luogo virtuale dove le persone possono liberamente esprimere le proprie opinioni e scambiarsi informazioni senza alcun controllo, creando in questo modo l’immagine e la reputazione delle aziende.
“Diventa quindi sempre più importante, per le aziende e i professionisti, sviluppare relazioni trasparenti con i clienti e gli utenti della rete”, prosegue Barbara “ora non è più tanto importante curare la facciata, investendo nella pubblicità tradizionale, ma è il passaparola naturale generato dal web a determinare il successo di un prodotto o di un servizio.”
La nuova era della comunicazione Social premia le aziende attente alle responsabilità sociale, capaci di investire nelle persone e nel rispetto dell’ambiente e del territorio.
“Oggi, con l’interazione costante delle persone attraverso i Social Media, non è facile nascondere la realtà delle cose. Le aziende che operano scorrettamente sono oggetto di pesanti critiche da parte degli utenti della rete, e si trovano spesso ad affrontare gravi problemi di immagine.”
Il marketing del futuro è quindi digitale e passa attraverso la voce e le opinioni delle persone comuni.
Per maggiori informazioni www.eticomunica.it