Freddo a mani e piedi?

Freddo a mani e piedi? Te li scaldi a colazione!

Mani fredde o mani calde come risolvere il problema

Insegnando ad un atleta, o trattando un paziente, mi trovo spesso a dover rispondere a questa domanda: ” Maestro, lei ha un rimedio per freddo a mani e piedi?

Per alcuni forse è normale attribuire al tempo la causa, tuttavia, non è così.

Tempo fa mi trovavo a St.Moritz, appena uscito dall’abitazione di una nuova paziente sento una voce:

“Ehi, ciao! Hai visto mia cognata? Le ho detto di chiamarti per quei disturbi, spero tu abbia trovato una soluzione per lei”.

-Buongiorno! Da quanto tempo..

Stringendogli la mano, mi accorgo che questa è piuttosto calda, non aveva i guanti, le aveva semplicemente in tasca (quel giorno le temperature erano a -18 ed era da poco passato mezzogiorno).

Ma perché ti racconto questa vicenda?

Luciano è una persona alta circa 1.78 e pesava 103 chili. Avendo svariati disturbi le aveva provate tutte, ma tutte sul serio, tuttavia, i suoi problemi, non se ne erano mai andati. Lamentava in particolar modo freddo a mani e piedi che lo limitavano nei suoi lavoretti.

Iniziai a porgli delle domande, se vi erano differenze di temperatura tra un arto e l’altro, se vi era differenza in alcuni orari, se la sensazione di freddo era più accentuata prima o dopo i pasti ecc .

“Ora che ci penso, la mattina, appena sveglio, mani e piedi sono a temperatura giusta”

“Ah, ho capito Luciano, almeno non sei in conflitto attivo. Dimmi, raccontami della tua colazione, cosa mangi?”

“Quando si alza mia moglie, prendo caffè-latte e fette biscottate con la marmellata.”

Mi fu subito chiaro che il suo problema era alimentare, gli chiesi se era disposto a cambiare i suoi comportamenti per risolvere il problema e con uno dei suoi mega sorrisi mi disse semplicemente : ” Si “

La classica colazione italiana: il primo problema

Quella di Luciano è la classica colazione tipo, proprio quella che fanno centinaia, anzi, migliaia di italiani. Si stima il 19% della popolazione; mentre il 58% degli italiani preferisce invece i biscotti.

Naturalmente il “ lo fanno tutti “ non è un buon deterrente, tantomeno indice di buona abitudine, piuttosto indice di una buona campagna marketing delle aziende che vendono biscotti, ma per ora tralasciamo questi dettagli e concentriamoci su quali alimenti evitare a colazione per evitare il freddo a mani e piedi!

Intanto c’è da dire questo, quasi mai l’agente atmosferico esterno è responsabile di una patologia interna anche perché se fosse vero che il freddo fa male, dalla svizzera in su, dovrebbero essere tutti ammalati o morti, quindi occorre iniziare a vedere la realtà per quello che è, prestando attenzione a cosa accade davvero ai nostri piedi ed alle nostre mani quando facciamo colazione nel modo sbagliato.

Una volta accertato che non si è affetti da sindrome di Raynaud, morbo di Querven, ipotiroidismo e non si è sotto terapia di farmaci beta-bloccanti è bene iniziare a ricercare le cause in quello che si introduce nell’ organismo: Il cibo.

Il classico cappuccino, tanto buono, quanto indigesto.

Analizziamo attentamente la colazione

Analizziamo attentamente cosa ha introdotto Luciano nel suo organismo per molti anni della sua vita.

  • Caffè
  • Latte
  • Fette biscottate
  • Frutta (marmellata)
  • Quantità indefinita di zuccheri ( fruttosio, ecc)

Il caffè lì per lì potrebbe anche andar bene (ma non a tutti, è chiaro, nel suo caso particolare si, ma vedremo in seguito il perché).

Latte: dannoso per tutti quanti indistintamente. (leggi articolo Caseomorfina e Tossicodipendenza) In natura non esiste mammifero che abbia a disposizione il latte nel periodo successivo allo svezzamento e, anche se lo avesse, sarebbe quello della propria specie. Differentemente, l’umano, è l’unico mammifero che è (addirittura) incentivato a consumere latte diverso da quello di “mammà”.

Partendo da quello in polvere (una porcheria senza eguali, superato solo dalle comuni bevande energetiche) finendo con quello più comunemente utilizzato, un latte specifico per una specie di mammiferi che di zampe ne ha quattro, invece di due e che nel giro di pochi mesi ne prevede lo sviluppo quasi completo (sempre che non incontri Gianni il Macelar).

Non vorrei sbagliarmi, credo che l’essere umano abbia tempi di sviluppo leggermente più lunghi.

La nostra albumina e quella dei mammiferi principali hanno la stessa forma chimica (struttura primaria). Ugualmente identiche sono le posizioni degli amminoacidi lungo le catene che formano ( struttura secondaria) e i ponti fra catene (struttura terziaria). Quello che nessuno dice, è che le albumine hanno però anche una struttura quaternaria, che definisce la loro forma nello spazio. E questa è diversa specie per specie.

Nel dettaglio..

Il nostro corpo, ovviamente, è in grado di capire cosa è umano e cosa no e, nel caso dell’albumina, ne riconosce la provenienza da altre specie. Capita così che l’albumina vaccina normalmente non venga assorbita, ma distrutta fino a CO2 e H2O. L’albumina umana, invece, viene direttamente utilizzata nel sangue, come quella prodotta dall’individuo stesso.

Il dato di oggi, inferiore a quello di domani, è che il 10% della popolazione, e il 30%degli anziani, dimostra di avere allergie, o allergie più intolleranza a uno o più elementi del latte (di diversa specie da quella umana).

Fette biscottate: Cereali, vi sarebbe da aprire una parentesi immensa riguardo i cereali ma mi limito con il dire (per ora) che dai primi anni 70′ ad oggi hanno subito diverse modificazioni genetiche. Ad esempio, il frumento consumato dai nostri nonni, salvo qualche eccezione, è quasi estinto.

La frutta, tanto decantata come alimento principe scopriamo invece essere, per alcuni, un letale veleno per pancreas, bronchi, polmoni e articolazioni se consumata costantemente, in più, nelle marmellate, vengono aggiunti conservanti ed altri zuccheri. Basta ascoltare “il battito della natura” e fare un semplice esame di realtà: ci sarà pure un motivo se i frutti crescono nelle aree più calde del continente. Sarà mica che d’inverno necessitiamo di altri alimenti?

Naturalmente sentire freddo a mani e piedi non è solo un disagio, piuttosto un campanello d’allarme sulla condizione generale dell’individuo. Gli alimenti nocivi possono innescare vere e proprie patologie ancor di più se combinate come nella classica ” colazione tipo “.

Vediamo il perché:

Il caffe’ e il latte contengono rispettivamente tannini e albumina, che mal si sposano insieme. I tannini si combinano con l’albumina formando il tannato di albumina, composto quasi indigeribile, tanto che occorrono circa tre ore per digerirlo.

Se combinati anche con cereali il congestionamento è servito. Lo stomaco sarà impegnato per circa tre ore e mezza, a volte quattro, quindi una notevole quantità di energia impegnata a cercare di farci digerire. Questa energia, ad esempio, o semplicemente il sangue, potrebbe essere impegnato a scorrere liberamente fino alle nostre estremità, quindi caro lettore, verifica sempre cosa introduci nel tuo organismo, eviterai di sentire freddo a mani e piedi ..almeno fino all’ora di pranzo.

Sembrerà incredibile, ma anche in Russia esistono persone con piedi e mani piuttosto caldi.

Bambini russi che giocano nella neve

Tornando al nostro ligio Luciano, oltre ad averlo informato che può fare colazione con altri alimenti e riscontrando, nel giro di due giorni, i benefici derivati da un cambio di rotta, gli ho mostrato come svolgere un esercizio che deriva dalla tradizione marziale cinese in modo da equilibrare anche l’aspetto energetico del proprio organismo.

Naturalmente Luciano non sente più freddo a mani e piedi, ma è anche vero che non ha modificato solo la colazione. Lui ha svolto un percorso che l’ha cambiato sensibilmente. Oggi Luciano pesa 79 kg, ha energia da vendere, e soprattutto, mani e piedi, sono a temperatura giusta.

“L’unica terapia efficace è quella breve”

Klaus 

info@riflessologiasemeioticaintegrata.it

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Pubblicata il by Klaus Caricata in Salute e Benessere

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