Ho conosciuto Luca Tinello casualmente, mentre svolgeva un lavoro come autista di camion… mi ha subito colpito l’aspetto da autentico Vichingo, con i lunghi baffi rossicci e il fare grezzo, un’ immagine semplice, in realtà avevo davanti un giovane uomo con una tenacia e una forza inusuale.
Con il tempo ho approfondito quella che poi si è rivelata una profonda amicizia, scoprendo come, fin da ragazzo, avesse vissuto la vita contando solo su di sè.
Dal 2004 ventinove paesi attraversati con il suo inseparabile furgone, in solitaria, alla scoperta dei luoghi e soprattutto di sè stesso, di quelle risposte che, in fondo, tutti cerchiamo e vorremmo trovare.
Sette volte a Capo Nord, la sesta in “ape” che gli ha fruttato la prima notorietà, sia in televisione che sui giornali della zona.
Tante volte ho chiesto: “perché“? la risposta era sempre disarmante: “perché no” ?
Un uomo intento a realizzare i suoi sogni andando verso la vita e affrontando le difficoltà, senza paura, senza troppi pensieri, con la tenacia e la resistenza di chi non teme i propri limiti.
Ha ben chiaro dove vuole arrivare, come un uomo di altri tempi, lo guidano una profonda etica e principi sani e semplici.
Un giovane uomo capace di inventare giorno per giorno la sua vita, senza rinunciare mai alle esperienze per lui importanti : viaggiare, conoscere persone e luoghi, sperimentare mezzi di trasporto.
Ed ecco la svolta: per la prima volta il viaggio avviene, non grazie ai veicoli guidati e preparati da lui, ma attraverso gli incontri con altre persone, da solitario eremita errante nel Mondo, a viaggiatore in autostop fino a Capo Nord.
Un viaggio a incontrare il limite ultimo di sè stesso, quello oltre il quale esiste solo l’ignoto, ma anche sondare il Mondo degli altri, scoprire se poter contare sull’umanità e la generosità degli uomini e non solo su sè stesso.
In questo viaggio porta “Wilson“, un contenitore metallico ermetico dove sono raccolti sogni e desideri di amici e persone incontrate nel tragitto ….verrà lanciato dalla scogliera ed affidato all’oceano …..
Mi piace seguire i suoi progetti, questa modalità di viaggiare, apparentemente bizzarra, non è altro che creatività e amore per la vita, quella vera, quella che lascia segni fuori e anche dentro, Grazie Luca!
Massimo Ferraris