6 Aprile 2016
Biblioteca Comunale – Ore 21:00
La Bottega del Romeo ed altri Racconti
di Lorenzo Franzetti
Storie e Immagini del Ciclismo di altri Tempi
Cinque racconti per fare un libro: non servono chili di carta per raccontare storie e convincere un lettore a conoscerle.
La Bottega del Romeo e altri racconti è un libro che parla di provincia, di gente semplice, di biciclette, tante biciclette, di ciclismo e passione, di uomini e donne che hanno fatto l’Italia, di piccoli eroi e grandi miti, di rapinatori e preti d’altri tempi.
A Sesto Calende, il 6 Aprile 2016, non presenterò semplicemente un libro, anzi, magari ne parlerò molto poco, ma con l’intenzione di invogliarvi a leggerlo: provando a farvi entrare dentro al mondo di quei racconti.
Immagini, parole, colori, profumi per farvi capire il senso di un libro e di uno stile di scrittura.
C’è la storia vera e poi ci sono quelle raccontate, tramandate, ricordate, riscritte, inventate.
Il mestiere dello storico è ricostruire affinché nulla vada perso, quello del giornalista è trasmettere un fatto in tutti i suoi particolari più interessanti.
La storia e i fatti, poi, possono diventare la materia prima per modellare o dipingere qualcosa che ci rassomigli.
Scrivo per proseguire un percorso, come quello di un ciclista: pedalata dopo pedalata, anche con fatica, ma con le parole.
La storia comincia da noi, da quello che siamo e da dove arriviamo: le radici non le scegli, te le trovi, sono un’eredità e ce le hai dentro.
Il resto lo aggiungi tu, col tuo percorso, quello reale o quello immaginato.
Cinque racconti sono un pezzetto di percorso, fatto di materie prime (la storia) e di altri ingredienti: non ci sono eroi, non ci sono eletti ma neanche colpevoli.
Ci sono la provincia, la gente semplice, il linguaggio, i proverbi, le canzoni, i colori, i sapori, la luce.
Cinque racconti, poi, che hanno dentro tante biciclette, perché la mia storia comincia da lì.
Vorrei condividere almeno un pezzetto di questa storia: vi invito il 6 Aprile 2016, alle 21, alla Biblioteca di Sesto Calende.
Lorenzo Franzetti