Metti un sabato sera con…l’Oca!!!!!
Già proprio a Natale quest’animale dal collo lungo e dalle zampe palmate è rimasto in esubero nella mia macelleria e ritirandola nel freezer gli avevo giurato che sarebbe stata mia, o perlomeno sarebbe stato il secondo piatto per una serata con i miei amici.
Sicuramente è un piatto che trova la sua collocazione ideale
nel periodo natalizio ma nulla toglie che si possa cucinare in tutto il periodo
dell’anno.
Detto… fatto, e con le sapienti mani della “zia”, che professionista è nel cucinarla, abbiamo “imbastito” la serata.

Era tantissimi anni che non la mangiavo, ero ancora ragazzo quando con mamma e papà, si andava a trovare la Vicenzina a Verghera (oddio era sarta anche lei, come la zia, mah…. sarà mica una specialità delle sarte?????) e lei che anche le allevava…. ce la faceva trovare nel forno infilzata allo spiedo che girava e rosolava, mentre sotto la teglia era piena del suo spettacolare ma ahimè, anche parecchio grasso, fondo di cottura.
Devo ammettere che è un piatto molto particolare, ma
comunque squisito. Quando lo assaggiai per la prima volta, rimasi immediatamente
colpito dal sapore intenso e corposo della carne.
Non mi dilungo più e passo a descrivervi come prepararla.
Nonostante il tempo lungo di cottura, preparare l’oca arrosto è molto semplice.

Per prima cosa
eliminiamo la testa e le zampe altrimenti chiedetemelo che ve lo farò io
direttamente in macelleria. Sciacquate l’oca e poi bucherellate la pelle con i
rebbi di una forchetta o facendo dei piccoli taglietti, in questo modo il
grasso durante la cottura si scioglierà con più facilità.
Strofinatela con sale
e pepe, in questo modo sarà più saporita. Farcite l’oca con erbe aromatiche,
spezie e utilizzando gli ingredienti che preferite, chiudetela con uno spago in
modo da non far fuoriuscire il ripieno e procedete alla cottura.
Il mio consiglio è quello di preriscaldare il forno a 200/220 gradi.

Disponete l’oca in una teglia, con il petto rivolto verso l’alto e dopo dieci minuti, abbassate la temperatura del forno a 180°C e calcolate, per ogni 500 grammi di oca circa un quarto d’ora di cottura. Dopo un’ora girate l’oca con il petto verso il basso. Passata un’altra ora e mezza, rigirate l’oca riportandola con il petto verso l’alto.

A questo punto terminate la cottura rigirandola ancora un
paio di volte.
A cottura ultimata, l’operazione piu’ ottimale sarebbe quella di abbattere immediatamente la temperatura dell’oca, di modo che poi risulti più semplice eliminare gli spaghi, tagliarla, sporzionarla e prepararla per l’ultimo tocco finale, che sarà quello di prendere la nostra oca porzionata e rosolarla solo per pochi minuti nel suo fondo di cottura.

Servite la vostra oca ben calda, accompagnandola con dei contorni a vostra scelta. Ad esempio si sposa benissimo con delle patate arrosto o se volete un modo più particolare con delle mele cotte.

A questo punto non ci resta che ringraziare la “zia” per la
sua bravura e disponibilità ed augurare a tutti BUON APPETITO!!!!!!
Gianni macelar