Gianni and Holly Strike back :
seconda tavolata enogastronomica per la festa del tartufo
Squadra vincente non si cambia ed anche quest’anno il Gianni Macellar ed Holly Drink lavoreranno assieme per una due giorni enogastronomica in occasione della quinta fiera del tartufo a Sesto Calende.
Gli ingredienti per bissare il successo dello scorso anno sono gli stessi, buon vino, buona carne, tanta maestria, i tavoloni piazzati in Via Zutti vicino alla base gastronomica mobile del Gianni.
Veniamo al menù, per gli antipasti si può optare per un crostone coi funghi porcini, perfetto per questa stagione, oppure per un piatto forte del Gianni, il carpaccio con crudo, rucola e grana, liscio o con un goccio di olio tartufato. Un evergreen dove la qualità della carne si sente e fa la differenza, delicato e nel contempo carico di sapore. Mangiato anche ieri sera, non posso fare altro che consigliarlo.
Il piatto forte porta a deja vu e flashback ed è lo stufato d’asino con polenta. Detto da uno che l’ha preso lo scorso anno devo dire che la prima sorpresa è la qualità della polenta, fatta a regola d’arte come se ne avessero preparato un solo paiolo invece di una intera cisterna. Lo stufato è bello morbido, ben avvolto dal sughetto scuro, con un gusto forte ed intenso.
Per il secondo si può optare anche per una bella tagliata di scottona, una delle bestie che Gianni segue e macella dalle stalle della zona, servita o coi porcini o col Sungit ( se vogliamo chiamarla valerianella locusta come sul menù, facciamolo, comunque è Sungit volgarmente detto songino e nel nostro dialetto i mitici furmentit ) e in quest’ultimo caso nelle varianti con o senza olio tartufato.
Per chi vuole qualcosa di veloce panini con salamella o wurster a gogo ed infine la proposta del dolce è una buona panna cotta con o senza olio tartufato, abbinamento particolare quest’ultimo ma che si è dimostrato azzeccato.
Per il bere abbiamo tutta la cantina Olearo a disposizione, seicento etichette dovrebbero bastare, ma il suggerimento è di stare su un buon piemontese, Dolcetto, Barbera o Nebbiolo, questo magari da far evolvere su un gran Barolo o Barbaresco.
Ah già, quando ? Sabato 19 le tavole saranno imbandite per la sera, Domenica 20 vi si aspetta anche a pranzo, dalle 12.00 ad esaurimento scorte.
Paolo Maggioni.